Festosa conclusione di “Calligraphy 2023”, secondo Festival della Scrittura Manuale, con la consegna dei premi di calligrafia agli alunni più meritevoli delle scuole elementari.

I gremitissimi teatri comunali di Porto San Giorgio, Montegiorgio e quello dell’Aquila di Fermo hanno ospitato da giovedì a sabato la cerimonia finale del Premio di Calligrafia, evento conclusivo di un’edizione da record.

Quest’anno il Festival è cresciuto molto ed ha proposto un ricco programma di attività da dicembre 2023 ad aprile 2024: un convegno internazionale, una serie di corsi di educazione al gesto grafico per docenti, una mostra-mercato sulla scrittura, conferenze divulgative, un premio di calligrafia, una campagna di informazione sui social media.
Ai potenziati corsi di educazione al gesto grafico hanno partecipato 263 docenti, tra scuola dell’infanzia e scuola elementare, in rappresentanza di 154 classi di 12 istituti comprensivi con plessi in ben 24 comuni della provincia.  Un’azione che ha prodotto immediate ricadute didattiche su 2.900 studenti e circa 1.700 di loro hanno partecipato al Premio di Calligrafia.
175 i premi complessivi assegnati da una giuria composta da docenti e da esperte dell’Associazione Grafologica Italiana.

42 diplomi di merito assegnati nella cerimonia di Porto San Giorgio alla presenza del locale Assessore alla Cultura Carlotta Lanciotti e dell’Assessore alla Cultura di Porto Sant’Elpidio Elisa Torresi; 51 diplomi  conferiti nella premiazione di Montegiorgio alla presenza del Sindaco e Presidente della Provincia Michele Ortenzi e di Pisana Liberati, consigliere provinciale con delega all’istruzione;  82 diplomi assegnati al Teatro dell’Aquila di Fermo alla presenza dell’Assessore alla Cultura Micol Lanzidei e del Presidente di Confindustria Fabrizio Luciani.
Ogni cerimonia è stata aperta dalla proiezione della trasmissione “Medicina 33” del TG2 della RAI dedicata al tema della scrittura manuale  con un servizio girato in una scuola di Fermo e un’intervista  al Direttore del Festival a testimonianza del rilievo ormai nazionale  della manifestazione. Presente, anche se a distanza con un video-messaggio da Bruxelles, il Consigliere Regionale Andrea Putzu che ha voluto far sentire la propria vicinanza ed esprimere il proprio sostegno alla manifestazione a nome della Regione Marche.

Nelle sue presentazioni Carlo Nofri, Presidente dell’Osservatorio Nazionale sulla Mediazione Linguistica e Culturale (OSSMED) nonché Direttore del Festival, ha voluto ringraziare innanzitutto i soggetti che hanno sostenuto questa edizione: la Regione Marche, la Provincia di Fermo, i Comuni di Fermo, Porto San Giorgio, Porto Sant’Elpidio e Montegiorgio dove, fatto non a tutti noto, nacque nel 1879 la prima associazione italiana di calligrafia ad opera di un pioniere, il maestro Ettore Marcantoni.  Il Direttore ha ringraziato inoltre i due partner primari del progetto, l’Associazione Grafologica Italiana (AGI) e l’Università Popolare di Fermo, e gli altri sostenitori dell’iniziativa: la Fondazione Carifermo, La Biblioteca Civica di Fermo, Confindustria, l’Istituto Grafologico di Urbino e la Libreria Mondadori di Fermo.

Come dichiarato da Nofri “Questa seconda edizione del Festival della Calligrafia e della Scrittura Manuale non è stata solo l’edizione dei record, come evidenziato dalle cifre che raccontano l’ampio coinvolgimento di quasi tutta la nostra provincia, ma anche l’edizione nella quale il Festival è uscito dal contesto locale guadagnando l’attenzione di media nazionali, come la RAI, e coinvolgendo studiosi ed esperti di chiara fama anche dall’estero attraverso un convegno internazionale di alto profilo sul rapporto tra scrittura manuale e digitale. Un’iniziativa di importante valore scientifico i cui risultati saranno resi disponibili agli addetti ai lavori ma anche al grande pubblico attraverso un volume, edito dall’Editore Franco Cesati di Firenze, che sarà presentato nelle prossime settimane al prestigioso Salone del Libro di Torino”.
Nofri, facendo un bilancio di questa edizione e parlando delle prospettive per il futuro, ha affrontato poi il tema cruciale  delle risorse finanziarie: “Un Festival che cresce in modo così imponente deve naturalmente diventare una manifestazione sostenibile anche economicamente. Ci spiace, pur avendo accolto tante nuove richieste, l’aver detto anche qualche no. Tuttavia possiamo affermare con soddisfazione di aver fatto molto con poco e certamente in futuro potremo fare moltissimo con poco di più. In sede di bilancio dobbiamo ricordare che questa edizione così ricca di iniziative e così ben accolta dalle scuole è stata organizzata da un ente no-profit il quale potrà contare su un contributo parziale della Regione che coprirà circa il 50% dei costi ma soltanto a consuntivo; il resto delle risorse dovrebbe essere messo in campo dal territorio.  Questo in parte è accaduto sebbene attraverso contributi anch’essi a consuntivo. Fortunatamente l’istituto universitario San Domenico ha sponsorizzato il Festival ed ha fornito la liquidità immediata per affrontare le spese da anticipare in corso d’opera salvando così la realizzazione della manifestazione. Tuttavia si è trattato di un intervento “una tantum” emergenziale ma per la prossima edizione sarà necessario cambiare regime. E poiché questo è ormai un vero e proprio progetto di comunità che vede coinvolti tanti attori come scuole, docenti, famiglie, associazioni, fondazioni ed enti locali sparsi sull’intero territorio provinciale, stiamo pensando ad uno strumento innovativo e sempre più in voga per assicurare il parziale auto-finanziamento di iniziative di alto valore sociale e culturale: il crowd funding, cioè un sovvenzionamento volontario attraverso una piattaforma online da parte di enti  o semplici cittadini che vogliono contribuire a far vivere il Festival.  Una manifestazione nata nelle Marche, e in particolare nella provincia di Fermo, che vogliamo mantenere qui anche se da altre regioni ci stanno giungendo sollecitazioni ad esportare il Festival”.
Nofri ha concluso poi ringraziando lo staff di OSSMED per l’impegno profuso e menzionando in modo speciale il coordinatore organizzativo della manifestazione, Alessandro Ciaudano, per le sue eccezionali doti di pianificazione e management di una macchina piuttosto complessa e con un’agenda di adempimenti molto serrata.