LISL _ Laurea per Interpreti nelle Lingue dei Segni

Premessa
Il 13 dicembre 2006 durante la sessantunesima sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite è stata adottata la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità al fine di promuovere, proteggere e assicurare il pieno ed eguale godimento di tutti i diritti umani e di tutte le libertà fondamentali da parte delle persone con disabilità, e promuovere il rispetto per la loro inerente dignità.

I principi ispiratori della Convenzione sono:
(a) Il rispetto per la dignità intrinseca, l’autonomia individuale – compresa la libertà di compiere le proprie scelte – e l’indipendenza delle persone;
(b) La non-discriminazione;
(c) La piena ed effettiva partecipazione e inclusione all’interno della società;
(d) Il rispetto per la differenza e l’accettazione delle persone con disabilità come parte della diversità umana e dell’umanità stessa;
(e) La parità di opportunità;
(f) L’accessibilità;
(g) La parità tra uomini e donne;
(h) Il rispetto per lo sviluppo delle capacità dei bambini con disabilità e il rispetto per il diritto dei bambini con disabilità a preservare la propria identità.

Con legge 3 marzo 2009 n°18 l’Italia ha ratificato la Convenzione ONU e nell’ambito di questa, fra le altre iniziative, è stato redatto un disegno di legge quadro sui diritti di cittadinanza delle persone sorde, con disabilità uditiva in genere e sordocieche.  Tale provvedimento è attualmente in approvazione in parlamento (Disegno di Legge n.302-1019-1151-1789-1907 approvato dal Senato il 3.10.2017 in attesa della seconda lettura da parte della Camera dei Deputati)

Con questo disegno di legge quadro “ la Repubblica riconosce i diritti delle persone sorde, con disabilità uditiva in genere e sordocieche, promuovendo la rimozione delle barriere alla comprensione e alla comunicazione che limitano il pieno sviluppo della persona e l’effettiva partecipazione alla vita collettiva”aggiungendo con l’ articolo 1 Fermo restando l’insegnamento della lingua italiana parlata e scritta, riconosce, promuove e tutela la lingua dei segni italiana (LIS), in un’ottica di bilinguismo tra la lingua italiana parlata e scritta e la LIS, e la LIS tattile”.
 
Con tale provvedimento l’Italia sembra finalmente avviata verso il riconoscimento della LIS (Lingua dei Segni Italiana) come lingua ufficiale di comunicazione della comunità sorda. Un riconoscimento della lingua dei segni nazionale già effettuato dalla maggior parte dei paesi europei proprio in attuazione della Convenzione dell’ONU.

L’attenzione del legislatore per questo provvedimento lungamente atteso non premia solo gli sforzi che l’intera comunità sorda ha profuso in questi anni per vedere tutelati i propri diritti ma testimonia anche il diffondersi di una maggiore sensibilità sociale intorno al tema delle disabilità come fattori di potenziale esclusione sociale.
Ostacoli che la nostra carta costituzionale raccomanda di rimuovere per garantire a tutti i cittadini pari opportunità.  Basti ricordare che secondo stime attendibili circa 877.00 italiani soffrono di ipoacusia e quasi 100.000 hanno un sordità grave o profonda (oltre il 70% di riduzione dell’udito). Cifre che si moltiplicano se si considera l’impatto di tale disabilità individuale sulla vita dell’intero nucleo famigliare.

In questa nuova prospettiva assumeranno un ruolo strategico gli “interpreti LIS”, mediatori della comunicazione di cui si dovrà prevedere una più diffusa e capillare presenza nel mondo dell’istruzione e dei servizi pubblici al fine di assicurare un effettivo supporto all’utenza sorda. Il citato Disegno di Legge al Comma 3 dell’Art.5 stabilisce che  “al fine di disporre di professionisti debitamente qualificati per l’insegnamento della LIS e della LIS tattile e per i differenti ruoli di assistente alla comunicazione, di assistente all’autonomia e alla comunicazione e di interprete in LIS e LIS tattile “ e demanda esplicitamente al Ministero dell’Istruzione e dell’Università il compito di determinare “gli standard nazionali dei percorsi formativi per l’accesso a tali professionalità.”  

All’interno di questo scenario prende forma e contenuti il progetto per la sperimentazione di un corso di laurea in “Scienze della Mediazione Linguistica per Traduttori ed Interpreti delle Lingue dei Segni Internazionali”, approvato e co-finanziato dal MIUR, con Nota Dirigenziale n.36982 del 27.11.2019,.
Il progetto LISL rappresenta quindi un’azione pilota che muove nella direzione raccomandata dal Legislatore.
Il progetto vede il coinvolgimento di un partenariato italiano altamente qualificato quali:

  • Università di Parma, Istituzione capofila
  • OSSMED – Osservatorio Nazionale sulla Mediazione Linguistica e Culturale quale ente coordinatore delle attività di progetto
  • Scuola Superiore per Mediatori Linguistici San Domenico, sede di Fermo;
  • Istituto Statale per Sordi di Roma
  • Istituto per Sordi di Torino;
  • Centro Ricerche, Innovazione Tecnologica e Sperimentazione (CRITS) della RAI di Torino.

Il progetto vanta anche un ampia rete di stakeholkder quali associazioni delle persone sordi; enti locali, fondazioni, associazioni nazionali e internazionali no-profit attive nel campo dell’inclusione sociale e scolastica dei disabili sensoriali nonché di un team di ricerca costituito da docenti e ricercatori universitari, interpreti LIS, esperti di lingue dei segni internazionali, esperti di comunicazione e nuove tecnologie.

Competenze

Postato il

21 Settembre 2022

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